L’indagine Istat nasce per ottemperare alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e alle leggi italiane di ratifica ed esecuzione della Convenzione, con particolare riferimento all’articolo 7, che è specificatamente dedicato ai minori con disabilità.
Lo scopo è quello di acquisire informazioni relative sia ai livelli d’inclusione scolastica e partecipazione sociale dei ragazzi con disabilità sia alle difficoltà delle famiglie in termini di accesso ai servizi sociali e di conciliazione del lavoro con la cura del minore con disabilità. L’indagine si estende anche alle famiglie dei ragazzi senza disabilità per cogliere eventuali differenze nei livelli di partecipazione e inclusione sociale.
La rilevazione è prevista dal Programma statistico nazionale (PSN) e si rivolge a un campione nazionale di 40mila famiglie. Tutte le informazioni raccolte saranno trattate nel rispetto della normativa in materia di tutela del segreto statistico.
“Questa Indagine – spiega il presidente dell’Istat Francesco Maria Chelli – rappresenta l’occasione per descrivere gli attuali livelli di partecipazione dei giovani con disabilità nella scuola e nella società e darà voce alle famiglie, rilevando le eventuali inefficienze di alcuni servizi con cui esse si confrontano per la cura e l’accudimento del minore. È per Istat particolarmente importante che le associazioni di categoria promuovano, laddove necessario, la partecipazione delle famiglie all’iniziativa”.
Le informazioni raccolte consentiranno di creare una valida base informativa su cui costruire proposte concrete, adeguate alle reali necessità dei giovani con disabilità e dei loro genitori e parenti.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina https://www.istat.it/it/archivio/294644